NanoCAD Italia è su YouTube, non potevamo mancare. I nostri utenti apprezzano i contenuti in formato video ed i programmi CAD sono particolarmente adatti ad essere spiegati in questo modo.
YouTube è una piattaforma di grande successo ed è per noi, oltre che un veicolo di formazione/informazione, un potente strumento di marketing. Perciò il nostro canale YouTube diventa un pilastro portante delle nostra strategia ed un luogo di ritrovo per la community degli utenti italiani.
Ogni software avrà una propria playlist (free, Plus, Pro, …) ed in una prima fase sarà dato più spazio a nanoCAD in versione free, per poi approfondire le funzionalità dei software CAD più evoluti.
Ci saranno poi informazioni più a carattere generale, con le risposte alle domande più frequenti che ci vengono rivolte.
Un’altra playlist ripropone i video in lingua inglese pubblicati da Nanosoft, che sono già una risorsa utilissima, perché nei video tutorial la parte visuale è preponderante su quella verbale, consentendo una buona comprensione anche per chi ha più difficoltà con la lingua straniera.
Facciamo questo ulteriore sforzo con il consueto spirito di servizio, perché la soddisfazione dei nostri utenti viene prima di tutto. Sarà così più facile, ed alla portata di tutti, imparare sempre meglio l’uso dei nostri software CAD, proseguendo la nostra missione di alfabetizzazione digitale. Ora non avete più scuse per non imparare, perciò seguirci è obbligatorio. Ne trarrà beneficio la professionalità e la creatività che è dentro ognuno di voi.
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Buona visione.
NanoCAD free è adatto per il disegno 3D? Questa domanda mi viene rivolta spesso ed io, in tutta onestà, rispondo di no. Ciò non significa che non abbia delle funzionalità 3D.
Anche un CAD gratuito come nanoCAD free può aprire disegni 3D e visualizzarli perché le coordinate cartesiane di nanoCAD fanno riferimento a tre assi, asse Z compreso. Basta cambiare il punto di vista scegliendo una vista diversa da quelle ortogonali. Al menu Visualizza > Vista (o dalla stessa barra degli strumenti) è possibile selezionare alcune viste assonometriche predefinite oppure con il comando Orbita ci si può muovere con ancora maggiore libertà.
C’è poi anche la possibilità di decidere anche lo stile della vista (Visualizza > Stile Vista), scegliendo tra il modello wireframe (fil di ferro), nascosto ed ombreggiato con varie combinazioni.
Non è del tutto esclusa anche la possibilità di disegnare in 3D, sia richiamando alcune primitive tridimensionali (parallelepipedo, cuneo, cono, sfera, piramide, ecc.) attraverso il menu Disegno > Modellazione, sia spostando e ruotando l’UCS, il sistema di coordinate utente, andando a lavorare così su diversi piani.
Le funzionalità 3D di nanoCAD nella sua versione free sono essenzialmente queste e sono riportate in questo video:
Ci sono poi le applicazioni più evolute di nanoCAD, quelle non gratuite, che sono nanoCAD 23 e nanoCAD Pro.
NanoCAD 23 è un CAD 3D?
Anche questa domanda viene posta di frequente ed io, con la stessa onestà, rispondo: “Sì, un po’ di più ma non completamente”.
NanoCAD 23 intanto ha tutte le funzionalità di nanoCAD free, migliorate e rese più accessibili da un‘interfaccia grafica più evoluta, più simile alle versioni di AutoCAD più recenti.
Poi ha tre novità importanti: 1) l’importazione dei file IFC che lo apre al mondo del BIM (Building Information Modeling); 2) l’importazione delle Nuvole di Punti, cioè oggetti grafici 3D provenienti da metodologie di rilievo avanzate; 3) la possibilità di renderizzare i disegni 3D.
Sono caratteristiche evolute ma il cui uso presuppone un lavoro fatto a monte che nanoCAD 23 non sempre è in grado di fare. Perciò nanoCAD 23 estende di molto le possibilità di visualizzazione e di gestione dei file 3D ma è un CAD limitato in fase di creazione dei modelli 3D. Infatti disegna per linee e per facce, costruendo mesh, cioè figure tridimensionali non solide. Per avere un CAD 3D completo bisogna fare il passo successivo.
NanoCAD Pro è un CAD 3D? Sì, lo è pienamente.
Con nanoCAD Pro (cioè il bundle costituito da nanoCAD 23 + il modulo 3D) viene inserita, sulla piattaforma 23, la modellazione tridimensionale di figure solide. In questo video viene spiegata la differenza tra le mesh e i solidi 3D.
Si apre così il campo ad un disegno tridimensionale evoluto, ad una modellazione 3D per alcuni versi più somigliante ad Autodesk Inventor piuttosto che ad AutoCAD. Si possono disegnare facilmente forme 3D complesse attraverso comandi di estrusione, rivoluzione, sweep, loft. Si può agire poi per addizione, sottrazione ed intersezione di figure solide che possiedono e mantengono una massa e un volume.
Il risultato è qualcosa di più di un disegno. Si modellano oggetti, pronti per essere renderizzati o esportati nei formati propri della stampa 3D. Infatti nella versione 23 sia nanoCAD 23 sia nanoCAD Pro possono esportare nel formato .dae, per l’interscambio con altri software di modellazione e di rendering, tra cui Blender (che è gratuito), o nel formato .stl, indicato per la stampa 3D.
Non ti rimane che provarlo cliccando sul banner qui sotto.
Solo due cose ha in più nanoCAD Pro rispetto alla piattaforma base nanoCAD 23: il disegno parametrico, di cui abbiamo già parlato, e la modellazione 3D. Quest’ultima è la funzionalità più rilevante, quella che fa veramente la differenza, e che rende nanoCAD Pro un CAD 3D completo.
Comandi di modellazione 3D
Anche con nanoCAD Pro è possibile inserire i comandi da tastiera dalla riga di comando ma dal momento che c’è un’interfaccia grafica è la soluzione meno comoda. Con l’interfaccia ribbon i comandi sono cliccabili dalla tab Strumenti 3D.
Questa interfaccia è particolarmente immediata perché in un unico nastro posto sopra l’area di disegno sono raggiungibili tutti i comandi principali.
In alternativa c’è l’interfaccia classica, sia usando la barra degli strumenti 3D, sia i menu ed i sottomenu testuali.
Questa è la toolbar 3D:
Questi i menu ed i sottomenu testuali:
Come funziona la modellazione 3D
Sono 4 le operazioni principali per la generazione di solidi 3D: estrusione, rivoluzione, sweep e loft. Tutte partono dalla creazione di uno schizzo planare, cioè da una faccia 2D che genera i modelli 3D.
Schizzo planare
Lo schizzo 2D deve essere una figura chiusa disegnata su un piano. Esistono 2 modi per creare uno schizzo, con un riferimento al piano e senza vincoli.
Con uno schizzo senza associazione, viene creata un’operazione 3D nel nuovo corpo non fissato. Dallo schizzo con riferimento al piano del corpo, viene creata un’operazione 3D con un legame con il corpo.
In mancanza di un corpo, lo schizzo planare è senza vincoli. Basta disegnare una figura (per semplicità disegniamo un rettangolo) sull’area di disegno e lo schizzo sarà riferito al piano X,Y. Selezionando la figura e cliccando su Aggiungi schizzo planare questa diventerà il primo schizzo 2D, lo schizzo planare da cui partire.
Per visualizzare in modo assonometrico la figura creata risulta particolarmente comodo lo strumento Locator, posizionato in alto a destra sull’area di disegno. Basta spostare con il mouse il pallino al centro dello strumento per attivare facilmente tutte le viste predefinite.
Lo schizzo può essere editato, può essere incluso un oggetto, aggiunta una proiezione e può essere ridefinito il piano di riferimento. Quando lo schizzo è definitivo si clicca su Fine definizione schizzo planare e si può procedere con la modellazione.
Estrusione 3D
Partendo da uno schizzo planare si può realizzare un’estrusione definendo una direzione ed una misura. Attivando il comando Estrudi 3D compare questo riquadro:
Si possono definire la misura e la direzione dell’estrusione, che può essere positiva, negativa o in entrambe le direzioni.
estrusione positiva
estrusione negativa
estrusione in entrambi le direzioni
Assegnando al Taper un valore diverso da zero si può determinare un assottigliamento dell’estrusione in modo da realizzare particolari forme in cui la dimensione di partenza della figura originaria è diversa dalla dimensione di arrivo dell’estrusione.
estrusione assottigliata
Sull’estrusione 3D in nanoCAD Pro vedi questo video:
Rivoluzione 3D
Partendo da uno schizzo planare si può realizzare una rivoluzione definendo un’ asse ed un angolo di rotazione. Occorre realizzare uno schizzo 2D e disegnare una linea che costituisce l’asse di rotazione. Selezionando il comando Rivololuzione 3D compare il riquadro per gestire l’operazione.
Si decide poi il valore dell’angolo. Nel nostro esempio è 180. Si seleziona il profilo (lo schizzo 2D) e l’asse, ed il risultato è questo:
Anche in questo caso c’è una direzione della rivoluzione che può essere positiva, negativa o in entrambe le direzioni.
rivoluzione negativa
rivoluzione in entrambe le direzioni
Sulla rivoluzione 3D in nanoCAD Pro vedi questo video:
Sweep 3D
Sempre partendo da uno schizzo planare si può realizzare uno Sweep 3D secondo un percorso. Occorre realizzare uno schizzo 2D e disegnare una linea, un arco o una polilinea, che definisce un percorso. Selezionando il comando Sweep 3D compare il riquadro per gestire l’operazione.
Selezionando poi il profilo e il percorso si ottiene il seguente modello 3D:
Assegnando al Taper un valore diverso da zero (in questo esempio -10) si può determinare un assottigliamento dello sweep in modo da realizzare particolari forme in cui la dimensione di partenza della figura originaria è diversa dalla dimensione di arrivo:
Se invece si vuole mantenere il profilo di sweep parallelo alla faccia 3D originaria, selezionando l’opzione Parallelo si ottiene il seguente risultato:
Sullo sweep 3d in nanoCAD Pro guarda questo video:
Loft 3D
Un Loft 3D è un’operazione che consente di creare un oggetto 3D attraverso due o più sezioni nello spazio. Occorre disegnare più sezioni posizionate nello spazio 3D. Selezionando il comando Loft 3D compare il riquadro per gestire l’operazione.
Selezionando poi di seguito le sezioni si ottiene il seguente risultato:
Si può specificare, disegnandola e selezionandola, anche una traiettoria centrale come percorso che unisce le varie sezioni.
Sul loft 3D in nanoCAD Pro guarda questo video:
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Normalmente su nanoCAD, come su AutoCAD, si disegnano direttamente gli oggetti con forme e misure definitive e precise.
Il disegno parametrico invece consente di controllare a posteriori la geometria e le misure del disegno.
Gli strumenti che governano il disegno parametrico sono i vincoli e ne esistono di due tipi:
vincoli geometrici, che controllano la posizione reciproca degli oggetti;
vincoli dimensionali, che controllano i valori di distanza, lunghezza, angolo e raggio degli oggetti.
Generalmente si fissano prima i vincoli geometrici che governano la forma per poi imporre i vincoli dimensionali, liberamente modificabili a posteriori.
Vincoli geometrici
Regolano il comportamento degli oggetti in caso di modifica, in modo che la loro geometria si comporti rispettando i vincoli applicati.
Facciamo l’esempio più semplice.
Se applico il vincolo Coincidente a due punti estremi di due linee ottengo l’unione delle due linee in corrispondenza di un punto che vincola l’unione delle due linee.
Posso allungare, ruotare, tagliare, sostanzialmente modificare in molti modi la geometria di una o di tutte e due le linee, ma non posso togliere la coincidenza delle due linee in quel punto.
Imponendo a un disegno più vincoli geometrici si possono determinare le possibilità di modifica ammesse e quelle non consentite secondo la logica del progettista, avendo la possibilità di sviluppare disegni dinamici e adattabili ma a determinate condizioni.
Oltre al vincolo Coincidente, già citato, abbiamo i vincoli:
Collineare: allinea gli oggetti secondo una linea, possibile selezionare più oggetti;
Verticale: imposta il vincolo verticale a singoli oggetti o a due oggetti mediante due punti;
Orizzontale: imposta il vincolo orizzontale a singoli oggetti o a due oggetti mediante due punti;
Perpendicolare: imposta un vincolo di perpendicolarità tra due linee;
Parallelo: imposta un vincolo di parallelismo tra due linee;
Tangente: mantiene la tangenza tra linee ed archi, cerchi, ellissi…;
Uniforme: imposta un vincolo uniforme tra una spline e un oggetto;
Concentrico: imposta un vincolo concentrico tra archi, cerchi, ellissi…;
Uguale: imposta il vincolo di uguaglianza di dimensioni (lunghezza, diametro, raggio, ecc.) per due o più oggetti;
Simmetrico: imposta il vincolo di simmetria tra due oggetti secondo un asse di simmetria (linea);
Fisso: impone un punto o un’entità in una posizione fissa.
Ci sono poi le opzioni di gestione dei vincoli tra cui anche la possibilità dei vincoli automatici.
Se ad esempio disegniamo un rettangolo ed applichiamo i vincoli automatici, vengono automaticamente applicati i vincoli Orizzontale, Parallelo e Perpendicolare, affinché l’oggetto mantenga la sua forma rettangolare anche quando viene modificato usando i grip.
Sono praticamente gli stessi vincoli geometrici di AutoCAD e funzionano nello stesso modo.
Vincoli dimensionali
Dopo aver assegnato i vincoli geometrici necessari si passa a quelle che nel menu di nanoCAD Pro si chiamano Quotature parametriche (dette anche vincoli dimensionali), che controllano le dimensioni.
A differenza delle quote normali che mostrano solamente un valore fisso di distanze e angoli calcolati direttamente sul disegno in via definitiva, le quote parametriche sono delle quote particolari che modificano fisicamente la geometria.
È infatti possibile cambiare il valore di una quota parametrica per ottenere automaticamente un aggiornamento del disegno, nel rispetto degli altri vincoli applicati in precedenza.
La quotatura parametrica, analogamente alle quote normali, può essere, allineata, lineare, orizzontale, verticale, e può misurare anche raggi, diametri o angoli.
Quando si decide di modificare un valore di quotatura si digita direttamente il nuovo valore oppure si può cliccare su un vincolo dimensionale esistente assegnando automaticamente quel valore o impostando un’espressione.
Inserendo questo tipo di formule si genera una relazione tra i vincoli dimensionali.
Per esempio, sempre rimanendo sul semplice, in un rettangolo si può impostare un’espressione che stabilisca che la base deve essere il doppio dell’altezza.
Insomma concludendo, le possibilità con i vincoli sono tantissime ed è un modo di disegnare più dinamico e non definitivo, senza perdere il controllo ma adattando più facilmente gli oggetti alle necessità geometriche e dimensionali che si presentano in fase di progettazione.
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